Quito: cronache da marciapiede
Inviato da Lotarsan il 12 Ottobre, 2012 - 15:06Quito è una città difficile, per tanti motivi. Perché è troppo lunga e ci metti due ore e mezzo ad attraversarla. Perché gli autobus sfrecciano strombazzando come balene di ferraglia impazzite. Perché è piena di barriere architettoniche e con un passeggino non vai da nessuna parte. D'altra parte Quito è un posto adorabile. Perché è vitale, si trasforma e dopo qualche anno non la riconosci più. Perché c'è tanto teatro e musica, anche per strada. Perché una volta superate le barriere architettoniche, scopri parchi meravigliosi e piazze stupende.
La vita nella capitale dell'Ecuador a volte può non essere facile, ma spesso offre anche profonde soddisfazioni. Così me la ricordo dai tempi in cui ci abitavo e mi guadagnavo da vivere coi trampoli, così l'ho vista ora, da ospite alla Karakola, il centro artistico autogestito dagli amici della compagnia teatrale TIT. In pieno centro storico della città, questo posto è il fiore all'occhiello della compagnia, ma è anche l'inizio di una nuova battaglia. Ora che la Karakola esiste bisogna mantenerla in vita a forza di eventi, per richiamare pubblico ma anche per farsi accettare dal vicinato.